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Borragine
Pianta erbacea annuale, diffusa in tutta la zona mediterranea. La Borragine cresce ovunque, nei luoghi coltivati, nei terreni incolti, nei ruderi.
Semina: si semina in autunno e in primavera. I semi vanno posti nel terreno ad una profondità di 2-3 cm. Non è necessario innaffiare molto.
Esposizione: pieno sole.
Altezza max pianta: 50 cm.
La confezione contiene: min. 10 semi.
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Nel corso dei secoli, a questa pianta è stato attribuito un significato di allegria e forza e ne sono testimonianza le numerose tradizioni che l'accompagnano. Gli antichi Celti erano soliti bere il vino con la borragine perchè dicevano che desse coraggio prima della battaglia.
Plinio la identificava con il famoso "Nepente", che Omero cita nel libro IV dell'Odissea, che mescolato al vino dava allegria e oblio.
Informazioni sulla pianta
Nome botanico: Borago officinalis.
Famiglia: Borraginaceae.
Descrizione: pianta erbacea, con portamento eretto, fusto cavo all’interno e ricoperto di peli rigidi, foglie alterne ricoperte da una densa peluria che le conferisce un aspetto vellutato. I fiori ermafroditi sono di colore blu-violetto, a forma di stella e disposti a grappolo. I frutti sono degli acheni contenenti dei semi di piccole dimensioni.
Periodo di fioritura: da aprile a settembre. I semi maturano da luglio a ottobre.
Area di origine: si ritiene originaria della Spagna e del Marocco, cresce spontanea nel bacino del Mediterraneo, sino a 800 metri di altitudine.
Clima: Mediterraneo.
Esposizione e luminosità: pieno sole.
Terreno: predilige i terreni ricchi e sciolti, privi di ristagni d’acqua.
Irrigazione: non necessita di innaffiature abbondanti.
Concimazione: non necessaria.
Propagazione: per seme, in primavera e tarda estate si propaga per autodisseminazione.
Raccolta: la pianta funziona solo se fresca.
Proprietà: i costituenti della Borragine sono: tannino, resina, saponina, acido palmitico, nitrato di potassio, calcio. E’ ricca di mucillagine e questo le conferisce proprietà emollienti, decongestionanti, depurative e antiflogistiche. L’uso è sconsigliato a chi soffre di fegato.
Note: le foglie di borragine hanno un sapore che ricorda il cetriolo ed è la più utilizzata in cucina tra le piante selvatiche. Le foglie sono ottime fritte con la pastella oppure utilizzate per riempire ravioli e tortellini o semplicemente cucinate a frittata.
Con le foglie si preparano inoltre macedonie, bibite alla frutta, insalate e possono sostituire gli spinaci in quanto ricche di potassio e calcio. I fiori, canditi, possono decorare torte e pasticcini. |